Volumi e qualità possono coesistere negli stock dei dealers?

Se negli ultimi anni gli stock sono stati altalenanti, rimane fondamentale una gestione ottimale delle vetrine digitali. Alessio Lo Surdo, Sales Manager in autobiz Italia, ha analizzato gli approcci che possono agevolare la coesistenza di volumi e qualità negli stock di veicoli usati.

Quantità e qualità negli stock dei dealers: gli approcci per agevolarne la coesistenza.

Come l’andamento degli stock online ha influenzato i dealers italiani negli ultimi due anni?

Alessio Lo Surdo: Il mercato degli stock online è stato mutevole negli ultimi due anni. Seguendo la curva dell’usato online (veicoli con < 96 mesi e massimo 200.000 km) vediamo immediatamente che da marzo 2023 è stato rilevato un forte incremento, proseguito fino a raggiungere il picco a dicembre 2023. Da gennaio 2024, invece, abbiamo registrato un decremento degli stock, fino a raggiungere negli ultimi mesi una certa stabilità. A settembre 2024 negli stock online dei dealers italiani abbiamo rilevato poco più di 227 mila veicoli, circa il 13% in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo andamento altalenante ha reso complesso un approvvigionamento sano di veicoli usati, con conseguente difficoltà nella gestione dei prezzi della vetrina digitale. Infatti, parlando con i dealers, il tema della marginalità è stato un argomento delicato nella rivendita dei veicoli ritirati dalla crisi Covid in poi.

Si parla sempre più spesso di elettrico: qual è il trend degli stock online?

ALS: Sebbene gli stock di elettrico siano più esigui in termini di quantità, come ci si poteva ben immaginare negli ultimi due anni abbiamo registrato un forte incremento degli stock online di veicoli usati con alimentazione elettrica. Un esempio eclatante su gennaio: il raffronto tra gennaio 2023 e gennaio 2024 ha riportato un incremento superiore all’80%. Negli ultimi mesi, invece, abbiamo osservato una certa stabilizzazione anche per gli stock di elettrico. Da agosto 2024 a settembre 2024 infatti, gli stock online di elettrico presso i dealers italiani sono rimasti pressoché invariati.

Quanto costa tenere veicoli che invecchiano nello stock?

ALS: I veicoli subiscono innanzitutto un deprezzamento nel corso tempo: più il veicolo invecchia, minore il suo valore sul mercato (considerando un deprezzamento intorno al -3,4% sul trimestre – analisi del decremento del prezzo di veicoli che invecchiano e accumulano un chilometraggio standard per 12 mesi). A questa iniziale perdita di marginalità sul veicolo ritirato, bisogna inoltre aggiungere i costi di magazzino e i costi finanziari legati a quel veicolo, che aumentano con l’aumentare del tempo di permanenza presso gli stock

Quali sono quindi gli approcci che agevolano la coesistenza di volumi e qualità all’interno degli stock dei dealers?

ALS: Su un campione di stock analizzato, abbiamo rilevato alcune best practices che possono diminuire il time to sell dei veicoli e quindi, potenzialmente, ridurre i costi e aumentare la marginalità.
Tra questi, è utile menzionare l’attività di dynamic pricing (una strategia che prevede aggiustamenti dei prezzi in base alle condizioni di mercato). I tempi di permanenza degli stock presi in esame alla data dell’analisi, infatti, sono nettamente inferiori per quei veicoli il cui prezzo è stato ritoccato nel corso del tempo. Caricare un veicolo online non significa dimenticarsene ma, piuttosto, continuare a seguirlo nel corso del tempo per assicurarsi di rimanere competitivi sul mercato senza andare a perdere marginalità. Se può essere complicato seguire il prezzo dei veicoli annuncio per annuncio, alcuni strumenti digitali attualmente disponibili sul mercato come
autobizMyStock consentono di avere una visione complessiva del proprio stock di veicoli usati. La gestione risulta infatti più rapida ed efficiente, grazie alla possibilità di modificare in pochi click i veicoli che richiedono la nostra attenzione immediata. Lo strumento, infatti, oltre a fornire un confronto immediato con i valori di mercato in continuo aggiornamento, mette a disposizione degli alert che richiamano l’attenzione sulle principali criticità degli annunci (prezzo fuori mercato, valore non aggiornato, carenza di immagini o descrizione, …).
Fondamentale risulta anche la qualità dell’annuncio. Più l’annuncio risulta completo, minore è il tempo di permanenza online rilevato. Due i parametri presi in esame in questa analisi: la descrizione e la presenza di immagini. Questi due fattori agevolano una vendita più rapida del veicolo, in quanto l’utente che consulta l’annuncio avrà già a disposizione tutte le informazioni di cui ha bisogno per procedere all’acquisto. Possiamo quindi dire che più un annuncio è completo in termini di descrizione e immagini, maggiore sarà la possibilità di far ruotare quel veicolo in tempi inferiori. Mettendo a confronto annunci con molte immagini e una descrizione ottimale e annunci con poche foto e descrizione carente, la differenza nei tempi di permanenza alla data dell’analisi dimostra che il confronto può attestarsi ad addirittura 46 giorni di permanenza in più. Per concludere, un annuncio curato e ben monitorato può essere una strategia vincente per risparmiare sui costi di gestione ed aumentare le marginalità sull’usato.

 

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