Alcuni operatori di mercato iniziano a lamentare l’esubero di veicoli nel proprio stock. Che cosa stai osservando sul mercato?
Antonio Giuseppe Chiappini: Come ormai noto, anche noi dalle nostre analisi abbiamo rilevato un drop dei volumi nello stock dei professionisti in Italia nella seconda metà del 2022. Una graduale risalita si è verificata verso la fine dello stesso anno e a inizio 2023, per poi raggiungere una sorta di fase di stasi e assestamento. Un ulteriore punto di attenzione sta nella rotazione: abbiamo infatti rilevato che i veicoli con più di 120 giorni in stock sono in crescita: i veicoli invecchiano e lo stock gira più lentamente. Gli operatori di settore lamentano un esubero di veicoli nei propri piazzali. Questo è plausibilmente il risultato di un serie di circostanze che si sono verificate in concomitanza. Fino al primo trimestre del 2023 c’è stato infatti un innalzamento vertiginoso dei prezzi dell’usato: questa curva sul pricing ha portato a un ritiro di veicoli a prezzi molto elevati, causando un approvvigionamento di veicoli cari. Tali veicoli, per cui ora è molto difficile effettuare una vendita ricavandoci marginalità, stanno quindi riempiendo gli stock dei professionisti. Questa dinamica ovviamente si va ad affiancare ai ritardi di consegna sul nuovo, che hanno influito non solo sull’innalzarsi dei prezzi, ma anche sulla necessità pressante di approvvigionarsi di usato, nonostante gli evidenti costi.
Quali credi che siano le migliori azioni da intraprendere per reagire a questa situazione?
AC: È possibile effettuare tutta una serie di monitoraggi sugli stock online, al fine di avere annunci maggiormente appetibili. Su autobizMyStock, ad esempio, si possono impostare alert per il monitoraggio di annunci che non hanno subito un ritocco di prezzo da più di 30 / 90 / 120 giorni. Sicuramente, andare a intervenire con azioni mirate su quelle tipologie di vetture potrebbe consentire di raggiungere un appeal maggiore sui marketplace di rivendita e quindi migliorare i tempi di rotazione. Nonostante i veicoli fossero stati ritirati a prezzi elevati e quindi un allineamento del prezzo al ribasso può essere solo limitato, una rimodulazione costante può comunque migliorare l’attrattiva degli annunci. Per concludere: monitorare lo stock dall’applicativo, seguire con costanza gli alert che vengono indicati e intraprendere delle azioni per migliorare la qualità dei propri annunci sono le azioni da intraprendere per far ruotare lo stock il più velocemente possibile.
Che tipi di risultati si possono ottenere utilizzando autobizMyStock?
AC: Grazie agli alert che permettono di tenere traccia delle criticità del proprio stock e quindi intervenire sugli annunci che vengono contrassegnati con un punteggio qualitativo inferiore, un prodotto di monitoraggio dello stock può influire in maniera positiva sui tempi di rotazione. Con il nostro prodotto è possibile, infatti, impostare alert specifici su: prezzo fuori mercato, annunci senza foto, descrizione del veicolo, annunci incompleti o con piu di 90 giorni e, infine, tempo per cui il prezzo dell’annuncio non è stato aggiornato. Su un campione che abbiamo analizzato, abbiamo riscontrato che chi non utilizza autobizMyStock ha una giacenza media di gran lunga superiore rispetto a chi lo utilizza, con un rapporto di 115 giorni a 70.
Le soluzioni menzionate
La soluzione menzionata
autobizMyStock, verifica automaticamente ognuno dei tuoi annunci di veicoli usati su internet. Ogni giorno valutiamo l’efficacia delle tue offerte. I risultati di questa verifica sono accessibili dall’apertura del tuo account, senza bisogno di interfaccia con DMS o strumento di gestione dell’usato.